Regola N°2 per la Maratona: viaggiare. La Maratona di Roma vista da Elena
Via del Teatro Marcello
+\- verso il km 2 sulla destra del percorso.
Dopo le salite successive all’altare della Patria riuscirà a malapena a correre per il gran “traffico”.
Non si agiti, non guardi il crono, dal Circo Massimo avrà tempo per recuperare.
Il teatro di Marcello, il Portico d’Ottavia, il ghetto, Piazza Mattei e sullo sfondo Beth Shlomó (la Sinagoga) che rivedrà più avanti.
La Roma ebraica che sconfina in Campo de’ Fiori.
Il mio tempo romano è sempre passato da lì.
Cerco sempre di ritornarci, se posso da solo.
Me lo saluti il Ghetto…
La Suprema Corte di Cassazione.
Arriverà in Piazza Cavour attraversando il Lungotevere da Ponte Umberto I.
Vedrà il retro del tempio del diritto e gli girerà intorno passando davanti all’ingresso principale che si affaccia sulla piazza.
Qui ci si entra e si arriva dopo quindici anni di professione forense….
e ogni volta che salgo lo scalone mi tremano ancora le gambe come uno scolaretto.
È una sorta di traguardo, o forse no.
Piazza Navona.
Ci entrerà dal lato opposto dopo essersi sparata il Lungotevere in andata e ritorno fino alla moschea.
Lascia l’asfalto e ritrova il lastricato.
Non si agiti, il bello deve ancora arrivare….
Ma ormai è entrata nel cuore della città e della maratona.
Continui a correre!
Quando arriverà a Trinità dei Monti, dopo aver risalito Via del Corso, tagliato Piazza del Popolo, Le sembrerà di esserci quasi….
Non si illuda Signoracecchi, è solo l’inizio.
Ma sarà come dover raggiungere un’amica quando si è in ritardo ad un appuntamento e si tagliano le vie del centro per arrivare prima.
È la Roma più bella, ovattata e chiusa che la proteggerà in attesa di aprirsi al gran finale.
Non abbia paura, Piazza Venezia e la salita del Colosseo sono lì ad aspettarla.
Se li goda questi chilometri tremendi, nessun’altra corsa le regalerà sensazioni come Roma.
Se domani girerà un po’ in centro per queste strade si dedichi una sigaretta come augurio e segno di buon auspicio.
Si ricordi dove la spegnerà dopo l’ultima boccata.
Quando domenica mattina ripasserà correndo in quel tratto si riveda e celebri se stessa e la vita.
Se lo deve.
La maratona serve a questo.
Lo sa.
È in viaggio presumo, quindi arriverà.
Allora ecco l’arrivo, a 700 m.
Imboccherà la discesa con il Colosseo sulla sinistra e …. tutto finito!
Non si emozioni, viva Roma sapendo che domani sera sarà di nuovo una torinese doc.
Le auguro il sole, non solo durante la corsa.
Corra anche un po’ per me.
Buona maratona di Roma Signoracecchi, a lei e alle altre 3 delle 4girls4marathon.
È stata bello per me correrla di nuovo.
Grazie
Eh si…
Di questa incantevole, seducente descrizione, ho visto niente,
ma proprio niente.
La differenza fra guardare e vedere.
Ricordo solo i passi di quelli che mi precedevano, il loro ritmo ipnotizzante, le pozzanghere, i sampietrini, i lastroni, la pioggia incessante.
Il mio sguardo sempre a terra o all’orologio. Anzi due orologi, uno per i battiti, uno per il passo… così… per non farmi mancar nulla.
Ricordo Marina che mi dice “Elena guardaaa…Piazza San Pietrooh…”
Alzo lo sguardo, mi si apre una favola, ma tengo duro, no lacrime… senò diventa difficile e affannosa la gestione del respiro. La conosco la sensazione.
Sbircio in alto, mi concedo un’altra distrazione…
cerco Francesco alla sua finestra 🙂
Non si è ancora affacciato. Peccato. Lui mi è tanto simpatico.
Si affaccerà più tardi e dirà che i maratoneti son coraggiosi…
Grande FRANCESCO!
Vabbè… procediamo e chiediamo perdono.
Scusa Roma se ti ho ignorata così sfacciatamente, scusa Piazza Navona se non mi sono neanche accorta di averti attraversata, perdonami se non ho salutato il Ghetto… nè la Suprema Corte di Cassazione… chiedo umilmente scusa ad ogni cm di storia che non ho degnato di uno sguardo.
Treoreventicinqueminutiquarantunsecondi di gioiadolorepaurafreddofaticafelicitàassoluta.
No, non ho visto Roma,
eppure…
NON HO MAI VISTO UNA ROMA COSì BELLA.
Grazie ROMA checihaifattopiangere
Elena
[…] Leggi la Maratona di Elena […]