#RunImpossible: ho corso Milano come mai prima d’ora, con Huawei Watch2

Visitare la città di corsa. Quali luoghi? Quali percorsi?

Milano presenta centinaia di proposte per tutti i tipi di runner, dalla Obstacle Race di Virgin – novità che si è tenuta sabato scorso – alla corsa in rosa di Lierac del 17 giugno, alle staffette come Ekirun. Poi le grandi gare, le mezze maratone, le corse organizzate, gli urban trail…

Ma nessuno ha mai corso Milano così, nessuno ha mai visitato questi percorsi impossibili.

Noi, a #RunImpossible, evento promosso da Huawei per il lancio di Huawei Watch 2, sì.

Noi abbiamo avuto il privilegio di vedere, finalmente direi, una Milano diversa, una Milano speciale.

Pensateci. Se un vostro amico viene a visitare la vostra città e dovete fargli da Cicerone, dove lo accompagnerete? Se qualcuno venisse a correre a Torino io gli mostrerei i luoghi storici, quelli inusitati, gli angoli speciali, svelandoglieli come un segreto prezioso.

Huawei #RunImpossible l’ha pensata così, Milano.

Partiamo da Brera sotto al sole rovente, con il nostro Huawei Watch 2 al polso. Lo sto provando da qualche giorno e sono inesperta come di fronte ad un puzzle da duemila tessere.

So che lo avvio ma è troppo bella la città per preoccuparmi troppo. Lo avvio e ogni tanto controllo che i parametri siano corretti.

La prima tappa è magica.

Da sempre amo le stazioni, il fascino della partenza e del viaggio, quelle sale immense e altissime… sapete cosa sono le “Salles des pas perdus“? E’ il modo affascinante con il quale i Francesi chiamano le grandi anticamere dei palazzi, che siano tribunali, palazzi reali o stazioni ferroviarie. Il motivo è facile: sono degli spazi in cui non vai per far qualcosa, ma per aspettare qualcosa e cammini, cammini, cammini… perdendo il tempo che ti separa dal viaggio.

Ci ritroviamo nella salle des pas perdus della Stazione di Milano Centrale.

Entriamo in un anfratto e saliamo. Saliamo. Saliamo. Tubi, cavi, l’impianto di condizionamento, fino al tetto.

Siamo sul tetto di Milano Centrale. Tra le statue dei leoni. La magia è tanta. Mi sento come il Fantasma dell’Opera.

Il mio Huawei mi dice che le scale hanno fatto salire il battito al livello “anaerobico”. Ma forse è l’emozione.

Scendiamo, a malincuore, e proseguiamo.

La seconda tappa E’ Milano

Corriamo fino al centro, tocco per sbaglio il quadrante touch e perdo circa un chilometro di tracciato, ma alla fine non mi importa perchè stiamo per arrivare al secondo appuntamento con l’altezza.

Entriamo in Galleria Vittorio Emanuele.

E saliamo.

Non so dove stiamo andando, io la Galleria l’ho ammirata sempre da sotto.

Saliamo circa quattro piani di gradini ripidi, poi ancora e siamo sul tetto di Milano.

Incredibile notare che la galleria è abitata: da quassù si vedono i piani abitati, gli appartamenti. Vedi una Milano diversa. Vedi piazza duomo, ma anche i tetti e i terrazzi.

Da Torinese-Valdostana, quando arrivi a Milano ti pare fatta di turisti, per i turisti e con i turisti. Il Duomo non è nemmeno più una cattedrale, ma un’attrazione turistica di fronte alla Rinascente.

Qui, in alto, vige il silenzio.

E Milano tace, nell’aria.

Le guglie del Duomo parlano la lingua degli angeli. I turisti sono piccoli piccoli. Io e Roberta (Mirata di Memorphose Concept) ci prendiamo tempo. Il mio Huawei Watch 2 segna 3,9 km, ma so di averne fatti di più e mi dice che ho già totalizzato il record scalini.

Scendiamo e corriamo verso la terza tappa, che non conosco.

La terza tappa è il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

Entriamo e mi sento bambina: sommergibili, navi, treni.

Sento il profumo del carbone e dei tempi passati. Mi piacciono i materiali pesanti come la ghisa.

Li amo. Anche se dicono di no mi appoggio ad una locomotiva enorme e sento il freddo del metallo. Le mani si aprono e sentono la forza di chi l’ha fatta. Un flash che mi riporta al fumo di carbone, alla stazione di Milano Centrale.

Un cerchio che si chiudo, un viaggio attraverso Milano.

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Rientriamo.

Salvo il mio allenamento.

Circa dieci chilometri e il mio Huawei Watch mi fa i complimenti per il training.

Non sa ancora cosa lo aspetta domani.


#RunImpossible ha fatto perlustrare le città di Madrid e Milano a moltissimi runners, grazie alla volontà di Huawei di far scoprire non solo il nuovo Huawei Watch, ma anche i luoghi nei quali viviamo.

Bravi loro e bravi noi che abbiamo avuto la voglia di scoprire. Ogni città ha i suoi lati nascosti, da vivere di corsa e non solo.

Se un giorno vorrete scoprire una Torino di corsa come non l’avete mai vista, contattatemi scrivendo a runningcharlotte@yahoo.it

Articolo scritto in collaborazione con Huawei Mobile Italia.

RunningCharlotte
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Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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