Quando credi di farcela e ce la fai. Storia di Eleonora.
Quando qualcuno chiede cosa faccio nella vita, mi viene da dire: corro. Poi il perchè corro, ha tante sfumature. Uno dei colori più forti della mia motivazione risiede nelle vite degli altri. Potrei riassumere il tutto dicendo che corro per ascoltare le storie degli altri.
Conosco Eleonora prima di Pasqua, ad un incontro in cui ho avuto l’onore di spiegare perchè ho mollato tutto per seguire la mia passione.
Lei è una bella donna, sui 40, una di quelle belle donne che non si fanno notare troppo. E’ mite, ascolta. Quando si avvicina e mi chiede se la porto a correre mi chiedo quasi se è proprio lei che parla. Passa sulle cose senza dare nell’occhio. Un battito d’ali, che lascia un buon profumo, un profumo di vita.
E’ la domenica di Pasqua e io sono sola. Ho voglia di stare da sola e riflettere, riposarmi, stare tranquilla. Non volevo correre, ma Eleonora mi scrive e io la accompagno. Non dico di no a chi ha un passo così lieve.
Corriamo, sono le dieci del mattino, è Pasqua. Lei arriva sorridente, ha appena portato il cane a passeggio con il compagno. Una vita tranquilla, pare.
Corriamo, piano, ma non troppo e mi racconta.
Ma lascio che siano le sue parole a raccontarvi la storia di una persona che c’è l’ha fatta, leggera come un uccellino, fragile, lieve.
Un battito d’ali che lascia la mia giornata come ci è entrata, senza disturbare.
Quest’anno, per me, la Pasqua non poteva che essere trascorsa in maniera migliore, senza grandi abbuffate, riunioni in famiglia, parenti vari ed amici. Sveglia molto presto, 6.45, con l’aggravante dell’ora solare che cambia questa notte.
Ore 7.15 colazione e verso le 8.00 bella passeggiata con il mio compagno ed il cane di circa un’oretta, con l’impazienza di incontrare Charlotte alle ore 10.00 per una corsetta.
Giornata uggiosa, non fredda. Danno pioggia, che quando corro adoro immensamente. Una compagna per me, un’amica che lava via i miei pensieri meno belli
Non sono più una ragazzina, anzi.
Sono sempre stata una sportiva e lo spirito da agonista lo sento emergere spesso. Ovviamente con l’avanzare dell’età, ho archiviato un po’ questo pensiero e ho trovato nella corsa un grande stimolo, sotto tutti i punti di vista.
Vi vorrei parlare un po’ di me.
Come tutti racchiudo in la maggior parte dei problemi quotidiani: dall’amicizia all’amore, dalla scuola al lavoro.
Tante difficoltà, tutto fila più o meno liscio. Fino a che un “bel giorno”, tra analisi e controlli vari, la vita cambia.
CAMBIA.
I problemi smettono di essere “quotidiani”. Iniziano a essere più gravi e si tratta della salute. Già, la salute.
Ed è così ho imparato a capire e a dare un valore diverso alla vita: non molli, combatti e la voglia di vivere è talmente immensa che anche nei momenti più bui quella forza la trovi.
Finchè, finalmente, riprendo in mano la mia vita.
Ricomincio dallo sport, dalla corsa, che come dice Carlotta è poco costosa e direi anche meno impegnativa rispetto a quello che può richiedere uno sport di squadra, dove ci sono orari e allenamenti. La corsa è totale libertà, si può praticare senza vincoli, senza orari e quando si ha voglia. Io ho bisogno di questo, ora.
Sovente manca la voglia, la pigrizia fa da padrona, ma una volta che ci si mette in moto, ecco che non si starebbe senza, anche se solo per mezz’oretta al giorno. In questi momenti assapori una sorta di libertà dai pensieri, assaporando insieme ad essa tutto ciò che la natura e la nostra bella Valle ci possono regalare: suoni, colori, paesaggi. Quando la vivo, mi sento rinascere, nonostante faccia fatica, ma alla fine mi dico sempre: YUPPIE, SONO STANCA MA FELICE!!!!
Non bisogna mai demordere e trovare il vero motivo per cui farlo. Se non si riesce da soli, ci si fa aiutare, magari da un Running Motivator
Trovate innanzitutto la motivazione e poi tutto il resto viene da sé. Una volta che si inizia, diventa difficile farne a meno.
Questo è quello che rende la mia vita felice, ascoltare la storia degli altri.