RunningCharlotte in Lama’s land

Immagine 1397 copia

Dalla gelata fine del mondo australe ai 4mila metri salati della Puna.

Rocce sedimentarie colorate dall’ocra al violetto, deserti immensi fatti di sale e nulla, masticatori di foglie di coca e le pecore andine, i lama.

Un panorama lunare, stellare, apocalittico, desertico e vivo, chiassoso e silente allo stesso momento.

E correndolo il paesaggio, la sensazione si amplifica, da rarefatta come l’aria a intensa come i raggi solari.

Vento. Rumore di vento. E una luce così chiara che abbaglia la macchina fotografica (quella tascabile che tutti chiamano Iphone e che a tutt’oggi è ancora abbagliata).

Incontri una baracca dove un incartapecorito uomo andino mastica compulsivamente e guarda, pare senza vedere, la sua piccola squadra di lama. Che ruminano anche loro come lui ( come i cani, assomigliano ai padroni) con il loro muso da cammello in miniatura. E incredibilmente non sputano, malgrado la tradizionale diceria.

Due pericoli: guardare in aria e inavvertitamente correre su un cactus (fa un male porco) e innamorarsi perdutamente di questa atmosfera sospesa.

Immagine 1339 copia Immagine 1336 copia Immagine 1362 copia Immagine 1359 copia Immagine 1365 copia Immagine 1393 copia

Immagine 1424 copia

Immagine 1282 copia

Recommended Posts
Showing 2 comments

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.