Un’americana a Parigi forse si sentirebbe più a casa di me. Correre nell’afa napoletana di fine agosto, sul lungomare, evitando ragazzini suicidi e coppie di innamorati, se per di più sei sola, è “tantarrobba” come Fabri Fibra.
Napoli ha tanti difetti, ma tanti vanti, detto da una del Nord.
Il suo caotico centro affascina e rapisce. La sua gente chiede uno sguardo, il suo traffico fa quasi sorridere. E i suoi palazzi lasciano basiti.
Come trasformare una trasferta di lavoro in un itinerario di piacere, dimentica dei tremila metri a me fin troppo cari.
Aheeeeeeeee!
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