Sognando California: runnin’ USA
Siamo noi la California
siamo noi la libertà
pugni chiusi nelle tasche
sangue fragole realtà
siamo noi la California
siamo noi la libertà
siamo noi che lo guardiamo e ci sembra ancora
ancora cielo
G.Nannini
Questa canzone della mia amata Gianna mi ha accompagnato nell’adolescenza, i sogni della “benedetta California”, i surfisti, la libertà, poi c’era Beverly Hills 90210 di cui ho completato ben 2 album di figurine Panini (di cui uno l’album l’ho fatto io con la carta perchè in edicola era finito e ci ho attaccato i doppioni).
La California: “me ne vado in California”, tiè, scappo, sogno, corro…
Diciamo che fino ad adesso questa California è stata più un susseguirsi di città (stupende) e di parchi (stupendi), ma la California delle libertà Nanniniana ancora non si è vista…
E’ facile. Facilissimo.
Da San Diego prendi la 101 e sali a nord lungo la costa, passando Los Angeles e andando dritto dritto nella spiaggia più famosa del mondo: Santa Monica.
E qui la cinematografia made in US proprio spacca! Incontrerai Mitch Buchannon di Baywatch alla prima torretta di guardia e la sua collega Pamela Andersson (giuro che i bagnini sono proprio così).
Poi giri l’angolo, arrivi al pontile e c’è la Bubba Gamp Gamberi (giuro).
Poi fai qualche chilometro fino a Venice Beach e ti ritrovi in mezzo all’A-Team, per approdare a Orange county in mezzo ai fighetti di O.C.
In sottofondo i Beach Boys cantano sulla cresta delle onde.
Quindi, se volete trovare la California che di secondo nome fa “libertà”, seguite il mio consiglio… Fatevi una corsetta!
(sto quasi diventando banale, sembra che correre sia il modo migliore per visitare i luoghi. O forse lo è?)
Allora, iniziate così: posteggiate la macchina a Santa Monica in uno dei molti posteggi a pagamento (5 dollari al giorno potete permetterveli).
Mirate il mare e proseguite sulla spiaggia finchè non trovate la passerella in cemento.Giratevi verso SUD e verso Los Angeles e partite.
Avrete a disposizione circa 7 km ad andare e 7 a tornare per arrivare da Santa Monica al fondo di Venice Beach, attraversando stereotipi e decenni di immagini sognate. (se partite da Malibù avrete praticamente una maratona da correre)
La prima cosa che vedrete è la sabbia: centinaia di metri di spiaggia piatta, bianca e finissima, intervallati dalla famosissime torrette azzurre dei Baywatcher. Se spingete lo sguardo oltre, vedrete quell’oceano che è anche un po’ mare che si chiama Pacifico, proprio perchè rispetto all’atlantico è molto più balneabile. Una distesa d’acqua increspata da lievi onde e decine di puntini appesi ad una vela: il kitesurf è sicuramente lo sport più gettonato e ha quasi completamente sostituito il surf classico.
Poi cominciate a correre e mirate verso la grande ruota panoramica del celeberrimo molo di Santa Monica. Se andate molto presto, potete farvi una corsa su e giù per il molo come Forrest Gump, ripetendovi in testa il magnifico elenco di gamberi di Bubba: …te lo puoi fare sia arrosto, bollito, grigliato, al forno, saltato, c’è lo spiedino di gamberi, gamberi con cipolle, zuppa di gamberi, gamberi fritti in padella, con la pastella, a bagnomaria, gamberi con le patate, gamberi al limone, gamberi strapazzati, gamberi al pepe, minestra di gamberi, stufato di gamberi, gamberi all’insalata, gamberi e patatine, polpette di gamberi, tramezzini coi gamberi… e questo è tutto mi pare.
Respirate l’aria dell’oceano e ritornate alla spiaggia.
Proseguendo verso Venice il clima si fa più giovane e allegro. Le case sulla spiaggia sono una più curiosa dell’altra, semplici, discinte, rilassate… In strada una moltitudine di negozietti (tra cui quelli di marijuana, legale in California) e di artisti di strada. Biciclette e skateboard, palme e ballerini.
Vi renderete conto di essere a Venice perchè ad un certo punto incontrerete una palestra, in mezzo alla strada, dove lucidi energumeni di entrambi i sessi fanno bell’esempio del loro corpo: Muscle Beach, tempio del body building e della forma fisica. Ad ogni passo davanti a cotanta muscolosità mi sentivo più mingherlina (arrivata a casa ho fatto 3 serie di addominali e 2 di braccia).
Lasciatevi incantare dal circo della festosità e poi ritornate.
Pian piano lasciate il rumore della folla, la musica si affievolisce. Un gabbiano canta (gracchia?) e sentite solo più il rumore dei vostri passi.
Siete ritornati a Santa Monica.
Avete attraversati tutti i sogni Californiani, avete attraversato le molte facce della libertà.
Eccovi il percorso: