No, io non guardo avanti, io sogno.
“Devi guardare avanti!”
Looking forward… E’ una canzone che riecheggia lontano. Looking forward.
Progresso, avanzamento, novità, modernità.
Guarda avanti! Costruisci, progetta, rinnova.
Chi si ferma è morto! O, peggio, chi guarda indietro è perduto…
Programmare la propria vita, personale, sentimentale e podistica, sempre. Un monito che molti fanno, un monito che cerca di allontanarti dalla voglia di godere dell’attimo.
Cosa farai “dopo”?
E’ vero, io non riesco a guardare avanti. Ma non mi guardo mai indietro.
E’ solo, che io SOGNO.
Mi trovo a restare ferma, e sognare.
Mi trovo a correre, e sognare.
Sogno un domani, sogno un oggi, sogno la bellezza, sogno l’aria, sogno la libertà. SOGNO.
Mentre corro, qui, nel mio luogo preferito, nel luogo dove ritrovo il mio cuore, sogno.
Come per magia, mi trovo ad osservare la punta delle mie montagne, imbiancata. Le valli un po’ brulle in questo dicembre senza manto candido, laggiù, guardo quel rudere, isolato.
Silenzio e quiete.
L’immagine è lì, davanti ai miei occhi, nitida e perfetta: corro su quei sentieri, nelle valli, in alto, fino in cima. Intorno a me solo il ronzare delle api nei fiori di montagna.
Felice.
Continuo a correre ed è solo un sogno.
Ritorno dentro di me e vedo una costiera alta sul mare, Monopoli dietro le spalle, vento. Sapore salato in bocca e labbra screpolate.
Corriamo, fermandoci per respirare un po’ di più. Uno schizzo arriva sulle gambe. Acqua, salata, spumosa.
Felice.
Continuo a correre ed è casa.
Il sole è quasi caldo e sono passati 6 mesi da quando ero qui. Stesso luogo, stesso sole, stessi monti.
Non so quale sarà il futuro e non lo progetto. Mi guardo dentro, più profondo che posso.
Nessun progetto vero, solo la voglia di stare bene, di stare qui, ora, sempre. Di respirare, di chiudere gli occhi e sognare.
Mi alzo ed inizia un’altra corsa, più forte che posso.
Non guardo avanti, io sogno.
Love Saint Barthélemy <3