Sui sentieri del Trofeo Kima: Kima Trail Running

E poi mi piazzano con scarpe da corsa ai piedi su un sentiero bello come la stradina del cartone de Il Mago di Oz: di fianco lo sciabordìo (mi piace questo sostantivo onomatopeico, direi che per oggi si aggiudica la vittoria di parola del giorno) del torrente dove bagnanti panciuti e bambini si godono il fresco.

Tra prati e alberi, massi giganteschi offrono riparo per capanne e appigli per appassionati di bouldering.

Sono in Val di Mello, sul tracciato della gara “easy” del mitico Trofeo Kima, la Kima Trail Running.

Oggi secondo la coach avrei dovuto riposare. Ho le gambe dure dagli allenamenti dell’ultima settimana, mi sento debole e stanca.

Invece sono qui, con le mie scarpe ai piedi e sotto ai piedi terra, sassi ed erba. Non voglio correre, non devo, stamattina Jutta (non sai chi è Jutta? Leggi la sua rubrica subito!) mi ha detto che non ha mai sentito i miei muscoli così duri e per scioglierli mi ha fatta urlare di dolore.

Non devo correre! E poi, lo sanno tutti che io in montagna non amo correre…

Inizio a correre. E’ più forte di me.

Stiamo provando il percorso del Kima Trail Running, una “gara per tutti” rispetto all’eroico Trofeo Kima: 14 km con circa 300 m D+ lungo la Val di Mello.

Corro piano, fermandomi spesso, non sento i muscoli, svuotati dal massaggio. Mentre Karen, Luca e gli altri proseguono spediti, io mi fermo indietro con Cristina e Michela fino a quando i quadricipiti non iniziano a darmi segnali evidenti di stanchezza e io e Cri rientriamo un po’ prim.

Mi piace, in luoghi così belli, indugiare nei paesaggi, nelle chiacchiere, nei profumi.

Il torrente a tratti si allarga in pozze circondate da trade bianche, mentre le montagne della Valmasino che accolgono i 52km del Trofeo Kima incombono su di noi.

Come ogni volta guardo le vette e mi scopro a desiderare di essere in cima. Amo i sentieri esposti, la roccia, amo non avere nulla che limita lo sguardo.

In un secondo mi sento “in basso” e vorrei essere “in alto”, ma il Trofeo Kima è una skyrace per pochi, anzi, per eletti. 300 partecipanti con curriculum incredibile, 52 km e 4.200m D+ che si articolano su sette passi. Passaggi in cresta, catene, tratti decisamente aerei, il Kima è il sogno degli amanti di questa disciplina.

A me basterebbe farlo in più giorni, lentamente, camminando con il mio zaino.

Il percorso è quello del Sentiero Roma che si snoda sulle alture dalla Valmasino attraversando tratti dalla bellezza incredibile. Il record è di 6h10′, ma io potrei godermelo per addirittura 2 giorni.

Questi i pensieri mentre io e Cristina con calma attraversiamo pozze e borgate. Quasi un mondo dai contorni di parco statunitense: pareti verticali da Zyon Park e boschi Yollowstoniani.

Terminiamo la nostra corsetta di circa 10km con i piedi nell’acqua, dimenticando la fretta.

Il Kima Trail Running e il Mini Kima vi aspettano il 25 agosto mentre se volete godere dello spettacolo del Trofeo Kima, restate a vedere i grandi atleti, le stelle dello skyrunning, domenica 26.

Informazioni su www.trofeokima.org

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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