Eccola, la versione 17 dell’ammiraglia Asics.

La Regina delle A3, il “classicone” insomma, ma il classicone di lusso nell’ambito delle lunghe distanze. Probabilmente il modello più amato dai maratoneti.

Avevo testato per due versione di fila la Nimbus 16 e ne avevo giovato (leggi la recensione della Nimbus 16 qui) trovandole eccellenti nella calzata, nel comfort estremo (d’altronde se si chiamano “nuvole” un motivo ci sarà no?).

La principale caratteristica delle Nimbus per me è l’ammortizzazione. L’effetto “rimbalzoso” della suola, che le rende perfette per runner di tutti i pesi e di tutte le velocità, per distanze dai 10km alla maratona. La scarpa universale e super tecnologica, insomma la perla.

E infatti ero molto curiosa di testare la versione 17.

Completamente rinnovata in ogni dettaglio, promette molto bene!

Guardiamola:

Esteticamente è completamente diversa dalla 16. Sembrano due scarpe diverse.

La tomaia è molto più affusolata e fasciante sul piede, soprattutto nell’avampiede, mentre rimane l’imbottitura eccellente sul tallone e sulla linguetta.

spariscono la maggior parte delle cuciture sulla tomaia, soprattutto sparisce quella in punta, che nella versione precedente passava esattamente sul limitare dell’alluce. Le cuciture vengono sostituite da una nervatura a rete che rende la struttura solida e che avvolge il piede anche sui lati.

L’allacciatura è morbida grazie ai lacci estremamente soffici.

La conchiglia sul tallone è rinforzata da una scocca plastica che sorregge il tallone e la caviglia.

La suola invece è la suola “tipica” Asics: morbida, “tanta”, morbida e protettiva.

Infiliamola:

Le nuvole si sentono. Il comfort è totale, il piede è accolto in modo soffice, ancora più che nel modello precedente.

Rispetto alle 16 si percepisce comunque la tomaia più fasciante.

Il feeling con la suola è buono, anche se mi infastidisce leggermente il fatto che la suola “sporga” leggermente dai bordi della tomaia. Questo da un alto è indice di ammotizzamento ottimo, dall’altra mi fa pensare che sia un pochino sovradimensionata, soprattutto per un peso come il mio.

Restano comunque leggere e molto, molto elastiche.

Una nuvola sì, di MarshMellow 🙂

Corriamoci:

Premetto che è un periodo che corro con calzature molto molto leggere, con pochissimo differenziale e ci ho corso anche la maratona di Roma (leggi qui la recensione delle NB Fresh Foam), quindi la prima percezione di una calzata come quella delle Nimbus è di over dimension.

Correndoci la prima percezione è quella di protezione. Estrema.

Mi rendo immediatamente conto che questa scarpa ha tutto di studiato, dalla punta dei lacci all’ultima mescola della suola.

La falcata subito mi pare pesante, ma guardo l’orologio e mi accorgo che invece è reattiva. Ho deciso di provare oggi le Nimbus perchè sono in fase recupero post maratona e una scarpa protettiva e soffice è quello che ci vuole.

La rullata è molto ben controllata, l’appoggio morbido ed elastico.

Il drop è decisamente alto: 13 mm per la versione femminile di questa scarpa super ammortizzata. Questo consente una buona rullata, ben protetta, anche per chi non è proprio un peso piuma.

In compenso la nuova tecnologia della suola, FluidRide 2.0, riesce a mantenerne la caratteristica morbidezza rendendola decisamente più leggera della cugina 16.

CONSIGLIATA PER: runner di tutte le velocità, da medi a pesanti, che vogliono una scarpa con ammortizzazione super e peso light, perfetta per i “pretenziosi” del running, da utilizzare come scarpa universale per tutte le distanze

SCONSIGLIATA PER: chi è alle prime armi (la Nimbus 17 non è a buon prezzo) e non sa se continuerà a correre, non particolarmente indicata per i pesi piuma, che forse preferirebbero una scarpa più leggera e minimal

Voti:

Ammortizzazione: 10

Protezione: 10

Reattività: 7

Leggerezza: 7

Comfort: 9

Design: 6 1/2 (diciamo che prima erano più femminili)