TESTING SHOES: Brooks Launch 3

Eccomi qui a recensire uno dei modelli meno famosi di Brooks Running, la Brooks Launch 3.

Dico “meno famoso”, perchè tutti voi sicuramente conoscerete la Glycerin, la Ghost, per non parlare della Ravenna e della Transcned… tutte scarpe stra-conosciute di casa Brooks, scarpe che hanno fatto la storia del running. Brooks non è un brand di per sè sulla cresta dell’onda, o almeno, ora lo è, ma non è da molto al vertice. Insomma, Brooks non è Asics. Ma…

Alcune scarpe come Glycerin e ravenna hanno in breve fatto storia. Morbide, strutturate, universali, resistenti, colorate, hanno conquistato il cuore di tanti runners.

Se dovessi usare un termine per Brooks direi Facile e Affidabile. Un buon amico che ti fa stare bene, ti fa divertire, è affidabile, quando vuoi c’è.

Le Launch sono un discorso a parte, sono un concetto diverso dalle “normali” Brooks. E’ un’esperienza tutta diversa, che onestamente non mi aspettavo. Ve la racconto subito!

Guardiamole:

Esteticamente questa versione è molto particolare, in quanto è dedicata alla Maratona di Tokyo. La grafica a squamette fa un po’ Cina e poco Giappone, ma l’aspetto è gradevole e divertente.

Andiamo oltre la grafica e guardiamo forma e materiali.

La tomaia è affusolata, costruita senza cuciture in una mesh che vista così ricorda il neoprene. Bella densa e fasciante.

La totale assenza di cuciture fa si che la tomaia sia senza soluzione di continuità, interrompendosi soltanto per essere “rivestita” di materiale plastico più rigido nei punti di flessione. Insomma, nei punti dove la tomaia piega, per essere più robuste, sono gommate. Il puntale è rinforzato.

La linguetta e l’allacciatura sono morbide. Noto che manca il secondo foro il alto per assicurare la caviglia, sostituito da un occhiello posto direttamente sulla linguetta, che rende l’allacciatura alta, ma non fastidiosa.

L’intersuola (parte bianca) è in schiuma morbida, mentre la suola, che risvolta sulla punta è più rigida, con un battistrada marcato sulla parte anteriore.

Viste così sembrano scarpe leggere e veloci, con un differenziale inferiore rispetto al solito e una suola non “oversized” come gli altri modelli Brooks.

Saranno altrettanto facili ed affidabili?

Infiliamole:

Comode, comode, comode. Ammetto che sono molto fascianti, quindi non indicate per chi predilige la “ciabatta”, ma perfette per chi, come me, è abituato a scarpe secche.

L’insieme è leggerissimo, quasi come una A2, ma l’effetto soffice della suola in schiuma le rende confortevoli in appoggio. La tecnologia della schiuma si chiama BioMoGo DNA ed è una schiuma adattiva, adatta quindi alla forma del piede.

Per questo, appena infilate sembrano “piatte”. Bisogna camminarci un po’ perchè prendano la forma.

L’allacciatura è bella stretta e accollata, la pianta molto più stretta rispetto ad una Transcend.

Corriamoci:

Subito la schiuma è ancora rigida, ma dopo un paio di chilometri diventa morbida e supportiva.

L’effetto di questo tipo di intersuola si sente facilmente: sono elastiche, rimbalzano bene sul terreno e aiutano il movimento delle articolazioni.

Subito corro lentamente per assaporare il contatto con il terreno e l’appoggio.

Io sono abituata a un drop inferiore, di 4-6 millimetri e solamente un 10 mm lo sento in fase d’appoggio perchè tendo ad appoggiare di tallone.

In questo caso la spinta è comunque dinamica, anche se morbida.

La tomaia, subito un po’ troppo stretta e fasciata, si adatta al piede e sostiene bene il movimento anche se così “sintetica”.

Dopo 8 km le gambe sono elastiche, cosa che mi fa dire che queste scarpe risultano adatte anche per distanze medio-lunghe, malgrado la leggerezza.

In qualche modo assomigliano alle Fresh Foam di New Balance come appoggio, anche se in quel caso il drop è bassissimo, ma nelle Brooks il supporto della tomaia è maggiore.

Perfette per chi cerca una scarpa leggera, ma universale e dinamica. Per allenamento, ma anche distanze veloci e mezze maratone. Da vedere con il tempo la durata dell’elasticità della suola.

Non adatte a chi ha il piede piatto o a pronatori o a runner pesanti.

VOTI:

AMMORTIZZAZIONE: 9

PROTEZIONE: 7

REATTIVITÀ: 8

LEGGEREZZA: 8

COMFORT: 9

 

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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