TESTING SHOES: New Balance 890
Non si può dire che io ami cambiare scarpe. Sono una di quelle che “cavallo che vince non si cambia”… Alle volte mi è capitato di comprare 2 paia di scarpe identiche perchè ero terrorizzata di non trovarle più una volta esaurite le prime.
Eppure questo è un periodo di cambiamento, e i cambiamenti passano anche dalle cose piccoli.
Oggi era giorno di test (grazie al negozio del mio amico Efren, Comode Shop) delle NB: New Balance.
Posso dirlo? Mai provate prima, o forse sì, ma quelle da passeggio, blu scamosciate con le 2 famose iniziali di lato…
Per cui: let’s try!
Scelto: ritmi veloci, una prova di mezz’ora al massimo. Sfilo le mie super ammortizzate e infilo un paio di guanti turchesi, nome in codice (in codice veramente, ma dare dei nomi più “ricordabili” no?) New Balance 890. categoria A2, leggerissime (meno di 200 gr il modello da donna).
Guardiamole.
L’aspetto è minimale, colore grintoso. Tomaia leggera e soffice, che lascia il piede libero grazie ad una pianta non troppo stretta. Differenziale minimo, 8 mm di drop, per una spinta più sull’avampiede. Allacciatura a vederla non troppo serrata.
Infiliamole.
Interno soffice e gradevole al piede. L’imbottitura è buona e la mesh della tomaia lascia effettivamente il piede molto libero di muoversi. L’allacciatura come già sembrava alla vista non stringe il collo del piede e non lo sostiene (non consiglio a pronatori scarpe di questo tipo).
Corriamoci.
La suola è sottile e il piede sente la strada. La corsa è spostata molto sull’avampiede (contate che prima ho fatto 10km su scarpe categoria A4 quindi probabilmente sento la differenza maggiormente). La corsa sull’avampiede permette di sentire meglio il movimento di tutta la gamba, ma è leggermente più faticosa per chi non ne ha abitudine. La spinta è molto reattiva ed elastica. da notare che la mescola della suola è iperflessibile e non è dotata di nessun sistema di supporto, per cui la spinta che ne arriva è molto elastica, come una molla libera.
Il piede è free, si allarga e “respira”, il passo leggero e scattante.
Unica “pecca” il sostegno della caviglia, non così buono, forse a causa dell’allacciatura bassa.
Consigliate per runner leggeri e moderatamente veloci, con appoggio neutro e falcata ampia. La leggerezza estrema della scarpa la rende perfetta per distanze comprese tra i 10 e i 20 km.
Sono tra l’altro le scarpe della Maratona di Roma, in occasione della quale è stata edita una special edition in rossoroma. Non so se le userei per i 42 km onestamente. Meglio per una gara più veloce. A meno di non chiamarsi Straneo!