TESTING SHOES: New Balance Fresh Foam Boracay v3

Uso le New Balance Boracay dalla loro prima uscita in commercio, ci ho corso due maratone (con il modello v1 leggi qui la recensione) e credo proprio che userò le v2 per la prossima Milano Marathon (leggi qui la recensione delle Boracay v2).

Sono tra le mie scarpe predilette, non c’è che dire.

Il primo modello mi ha conquistata a tal punto da usarne ben 4 paia. La versione 2 mi ha lasciata subito perplessa, ma ora, pur avendo a disposizione modelli nuovissimo, credo che ci correrò la maratona domenica perchè mi ha quasi drogata.

Non riesco a fare a meno della sensazione del piede su questa suola: drop minimo (4 mm), morbidezza senza paragoni, feeling strepitoso con il suolo, tomaia che quasi non te ne accorgi, leggerezza ineguagliabile…

Io le amo.

E ora sono uscite le v3, completamente rinnovate.

Vi anticipo che io sono sempre scettica verso le nuove edizioni perchè sono una che si affeziona alle vecchie scarpe, quindi se sentite il mio entusiasmo un po’ tiepido, non preoccupatevi.

Guardiamole:

Rispetto alla versione precedente sono completamente diverse a parte la suola in Fresh Foam.

La tomaia è decisamente più consistente, stampata in pezzo unico e senza cuciture e ricoperta di minuscole “scaglie” a dimensione variabile che ne conferiscono più o meno rigidità

L’allacciatura è alta, molto alta e forse questo è quello che mi perplime di più da un lato, ma dall’altro mi piace. Le v2 avevano un’allacciatura molto bassa sulla caviglia, fattore positivo per i neutri neutri, ma per me che prono leggermente da stanca poteva essere un difetto. Questo modello è drasticamente più accollato. Forse troppo?

L’imbottitura interna è “tanta”, la adoro: sento già l’effetto morbido ad infilarle 🙂

Infiliamole:

L’effetto è quello che piace a me: effetto scarpa di Barbie. Avete presente com’è infilare una scarpa a Barbie? La scarpa è rigida e il piede anche. Se la scarpa non fosse perfettamente modellata sul piede non entrerebbe, ma essendo perfettamente modellata, quando entra, entra come una seconda pelle rigida. ecco, è così: il piede entra allargando un po’ il collo,e quando entra, “clack!”, perfettamente a misura come la scarpa di Barbie.

Sento la suola in fresh foam con quel suo feeling morbido ed elastico. Sento il drop basso che mi fa appoggiare bene di mesopiede.

Le allaccio e continuo a trovare l’allacciatura un po’ troppo alta, ma bisognerebbe sentirla dopo una ventina di chilometri per dire.

I lacci sono lunghi e si annodano bene, la linguetta sottile mi fa percepire l’allacciatura leggermente troppo.

Corriamoci:

Il rimbalzo è quello tipico delle fresh foam: morbido e scattante. Sono molto silenziose e la morbidezza è la caratteristica principale.

L’imbottitura spessa dà comfort e la leggerezza è quasi irreale.

Il sostegno sull’arco plantare e sulla caviglia è, però, decisamente superiore rispetto alle v2, tanto da renderle a mio avviso adatte anche per leggeri pronatori.

Dopo una decina di chilometri inizio a sentire il supporto: quando mi stanco tendo a pronare e sento che la scarpa mi sostiene.

Finita la corsa le trovo decisamente comode, leggere e morbide. 

Ho corso per trenta chilometri su fondi diversi, dall’asfalto alle piastrelle agli autobloccanti. Le trovo consistenti come scarpe, adatte anche a runners dal peso medio alto.

Sono molto differenti dal modello precedente: migliorate nel supporto, ma più rigide e strutturate.

Consigliate per runners di tutti i livelli, senza problemi tendinei e che amano una scarpa ben strutturata, ma leggera. Adatte anche a pronatori leggeri.

Esteticamente stupende.

VOTI:

AMMORTIZZAZIONE: 8

PROTEZIONE: 9

REATTIVITÀ: 6 1/2

LEGGEREZZA: 8

COMFORT: 7

ESTETICA: 9

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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