TESTING SHOES: Nike Air Zoom Odyssey

Odyssey, per la prima volta sul mercato, un modello nuovo, una new entry.

Insomma, non so bene cosa aspettarmi da queste Nike e quindi mi informo: ma non trovo delucidazioni.

Un mistero…

Il claim dice “per le tue corse epiche”.

Embè, certo, si chiamano Odyssey…Con questo nome non possono che essere scarpe da corse lunghe, da “viaggi” di corsa, da distanze “inenarrabili”.

Scarpe da fatica, da maratona, da uomini e donne con un “pelo così”.

Ma se leggo il nome completo “Nike Air Zoom Odyssey”, allora penso alla velocità.

Tutta la collezione Nike Air Zoom di quest’anno ha dato una svolta verso la velocità: #SoFast d’altronde è il motto…

Effettivamente, come avevo notato dalle Air Zoom Elite 8, la suola Zoom ha integrato un sistema di ammortizzamento-reazione notevole. Le Elite non a caso sono tra le mie preferite.

In questo caso quello che mi aspetto è una maggior protezione del gesto di spinta del piede, un maggior supporto sulla caviglia, dedicato a chi supera i 20 km e ha necessità di un “aiutino” quando le caviglie iniziano a cedere e la stanchezza ti crolla addosso.

Ma quindi, passiamo al test, perché come me sarete curiosi di capire meglio!

Guardiamole:

A guardarle sono “un casino”! La tomaia in mesh senza cuciture, con trama e ordito bicolor, le rende estremamente optical. I tiranti laterali e la suola arancione tra il salmone e fluo le danno un chè di techno, stemperato dai dettagli azzurri.

Nel complesso gradevoli, di sicuri difficili da interpretare alla vista.

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Tomaia a parte, che sembra uscita dai ferri da maglia della nonna (e sembra quindi essere ultra-morbida), quello che colpisce è la suola, o meglio la parte esterna della suola. Sembrano i fenoni di una balena: delle sbarre verticali, in un materiale estremamente denso e “duro”, il Dynamic Support, che aumenta la stabilità della scarpa. L’intersuola in Lunarlon la rende soffice, morbida, per accrescere il comfort e il sistema Air Zoom la rende reattiva.

I “tiranti”, che in gergo tecnico si chiamano FlyWire, aumentano il supporto sulla tomaia, e la conchiglia sul tallone, molto ben sviluppata, mantiene saldo l’appoggio anche in fase “down”.

In ogni caso, le trovo simpatiche, mi sanno di morbido, ma non troppo.

E allora…

Infiliamole:

Nike non si smentisce: sono comode, super comode, comodissime. Per il runner che vuole comfort sono top.

Il fatto che siano morbide le rende non troppo “confident” per chi cerca una scarpa stabile… solitamente le scarpe stabili sono dure. Più rigide… Da testare.

Sono incredibilmente leggere, non sembrano a guardarle, invece ai piedi sono delle pantofole leggere.

Detto questo, sono da provare, perchè così, oltre alla comodità, dicono poco altro.

Corriamoci:

Al primo passo, immediatamente, ti rendi conto del prodigio di Nike: il sistema Air Zoom è eccezionale. Morbido, leggero e… reattivo. Anche su una scarpa per lunghe distanze come questa.

la spinta in avampiede è buona, la trazione anche.

LE provo in un giorno di scarico, con le gambe stanche dalle ripetute e dalle salite.

Mi supportano bene, mi accompagnano nel passo, senza essere pesanti, mai.

Il piede è saldo e ben protetto, l’appoggio centrale.

Provo ad allungare e la reazione buona.

Consigliate per chi fa lunghe distanze e cerca comfort e supporto medio. Una buona scarpa universale per chi corre distanze medie ma ogni tanto vuole concedersi qualche allungo.

VOTI:

AMMORTIZZAZIONE: 9

PROTEZIONE: 8

REATTIVITÀ: 8

LEGGEREZZA: 7

COMFORT: 9

DESIGN: 6

 

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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