TESTING SHOES: Nike Flyknit Lunar 3

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Era un po’ di tempo che volevo provare le famose Flyknit di Nike. Mi incuriosiva molto la sensazione di una tomaia in tessuto elastico senza cuciture, “knittata” (da qui il nome, knitting è l’arte di fare a maglia).

Appena uscito il primo modello ero andata in un Nike Store a provarle, ma alla fine non le avevo comprate perchè all’epoca usavo scarpe molto più “morbidose” e avevo anche un’altra velocità e un’altro tipo di training.

Insomma, per me erano troppo “secche” e dure. E probabilmente per il mio peso di allora anche troppo leggere.

Ma ora, sono pronta, pronta per le scarpe asciutte. E quindi, proviamole. Nike Flyknit Lunar 3, terza versione del modello Flyknit in categoria A3, insomma il gemello delle Lunar Glide 6 ma con tomaia completamente diversa (la suola in Lunarlon è molto simile). Insomma, ora peso meno, sono un po’ più veloce e scattante e ho migliorato la mia dinamica di corsa, provo!

Guardiamole

Forse nel caso delle Nike Flyknit Lunar 3 dovrei inserire la sezione “guardiamole” dopo, perchè nel caso dei modelli Nike è fuorviante. Sono così accattivanti che poi anche se non sono le vostre scarpe perfette ve le prendete lo stesso… insomma, sono bellissime.

Cercherò di essere comunque seria.

La tomaia è la tipica tomaia delle Flyknit: al posto che essere cucita, la tomaia è TESSUTA con differenti trame. Questi significa zero cuciture esterne e interne, per una tomaia iper adattabile alla forma del piede. A guardarla da fuori sembra piccola e di collo estremamente basso. Insomma, funziona come una calza: se la indossi si allarga e si adatta al piede. I passalacci (si chiamano FLYWIRE) sono in cordino elastico e avvolgono i lati del piede conferendo una tenuta maggiore.

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La conchiglia sul tallone è imbottita per essere più confortevole.

Guardiamo la suola.

Questo tipo di suola in Lunarlon la conosco già, perchè è del tutto simile a quella delle ultime Lunar Glide. Ha una mescola leggera, chiara in esterno e retro/centro piede, ma sotto al metatarso si sviluppa una specie di ragnatela di mescole dai colori diversi, concentriche. Questo tipo di suola vuole infatti, con mescole di consistenza diversa, guidare e supportare il passo.

Sul tallone dei “tacchetti” in mescola nera estremamente resistente, ammortizzano il passo.

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Infiliamole

Subito faccio fatica ad infilarle e mi paiono troppo strette. Strano però, perchè il numero è quello giusto.

Le infilo entrambe, per rendermi conto della sensazione. Effettivamente non mi sono corte, sono solo strette.Tra la tomaia e il mio piede non passa un millimetro, neanche un decimo. Calzano estremamente aderenti su ogni zona del mio piede.

Come sempre amo molto la sensazione fasciante sul tallone perchè sento che mi supporta. Amo un po’ meno che sia così anche sull’avampiede, ma la parola si avrà correndoci.

Dopo qualche minuto che testo la suola (stessa identica sensazione delle Lunar Glide), mi rendo conto che non sento più le scarpe strette. Si sono adattate al mio piede. Oppure il mio piede si è adattato a loro…

E’ più o meno come avere una muta da sub: subito ti sembra impossibile, poiperò diventa una seconda pelle…

Torniamo alla suola: la suola Lunarlon è piuttosto sottile, molto più sottile di una normale ammortizzata. Nelle prime edizioni era molto soffice, una nuvoletta. Con gli anni è diventata sempre più reattiva. Queste sono particolarmente reattive, o almeno sembra. Estremamente leggere, hanno un tallone basso e un avampiede asciutto.

Non resta che correrci.

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Corriamoci:

Dopo i primi passi non si sente la sensazione di stretto.

Continuo a correre.

Sono molto molto leggere e la sensazione è quella di avere il piede libero, quasi scalzo.

La tendenza a fare scarpe sempre più essenziali è figlia di questi tempi: passiamo da estremi che spaziano tra Hoka e Five Fingers e spesso le teorie si oppongono…

Queste non sono scarpe da natural running perchè l’appoggio è sul tallone e il drop di circa 10 mm, ma sono estremamente essenziali nell’appoggio, nella sensazione, nel peso. Lasciano che il piede senta tutte le sue caratteristiche, sia positive sia negative.

Il supporto della suola è buono, ma quello della tomaia è leggero, quindi mi sento di sconsigliarla a pronatori o a chi è molto pesante.

Per il resto, è la scarpa perfetta per chi ama sentire la strada sotto di sè e le sensazioni che la meccanica del piede restituisce.

Perfetta per: runner leggeri, neutri, veloci; per chi ama “sentire” lavorare il piede; per chi alterna questa scarpa a scarpe più confortevoli; per distanze di gara da 10 km alla maratona e per allenamenti sotto ai 20 km. Perfetta per chi fa fit walking.

Sconsigliata a: a runner pesanti e lenti, a chi è agli esordi e necessità di una scarpa protettiva, ai piedi sensibili e a chi soffre di alluce valgo: la tomaia aderente potrebbe infiammare articolazioni delle dite. Attenzione ai pronatori.

Voti:

Ammortizzazione: 7 1/2

Protezione: 7

Reattività: 8 1/2

Leggerezza: 10

Comfort: 7

Prezzo: 7

Design: 10

 

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Showing 2 comments
  • Paolo
    Rispondi

    Grazie per l’ottima recensione!
    Sai dirmi se calzano veramente un numero in più rispetto alle mizuno?

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