TESTING SHOES: Vibram Fivefingers Bikila Evo

1

Le guardavo ai piedi della gente, le osservavo da lontano, curiosa e paurosa.

Ma come funzionano? ma poi, cosa sono?

Partiamo dall’inizio.

Qualche anno fa il brand di mescole per le suole Vibram, conosciuto soprattutto dai montagnard come me per tutte le suole degli scarponi, lancia sul mercato una scarpa da passeggio/fitness/camminata che praticamente è solo suola.

Nessuna intersuola e nessun sistema ammortizzante, solo una suola leggera con le 5 dita separate e una tomaietta in telina.

La filosofia alla base di questo oggetto così strano in realtà è semplicissima.

L’assunto è questo: l’uomo nasce senza scarpe, quindi nasce per camminare scalzo. Se però cammina scalzo, l’uomo del XXI secolo si fa male alla pelle della pianta dei piedi.

Quindi per tornare alla sua natura, non ha bisogno di una “scarpa”, ma solo di una protezione per la pianta del piede, che gli permetta di non farsi del male.

Ecco quindi che nasce FiveFingers, prodotto esclusivo Vibram, che permette un passo assolutamente naturale e una sicurezza per il piede.

Negli anni poi i modelli sono diventati tantissimi e le Fivefingers sono diventate scarpe da arrampicata, yoga, trekking, ma anche corsa e trail running e ora anche da golf.

E qui arrivo io. con un bel test.

Innanzitutto premetto che testare le 5Fingers non è come testare il resto del mondo scarpe.

E’ difficilissimo, perchè devi cambiare tutto. Ottica, percezione, passo, feeling.

Tutto, e non si fa in due o tre giorni.

Ma partiamo dal primo punto!

GUARDIAMOLE:

Uniche nel loro genere, le 5Fingers si riconoscono perchè hanno le 5 dita.

Il Modello Bikila Evo è dedicato alla corsa e un po’ si vede (astraete il concetto).

L’allacciatura è mantenuta stabile da un sistema di allacciatura e slacciatura veloce e le stringhe arrivano alte sul collo del piede.

La tomaia è in un tessuto elastico molto morbido e le dita sono ben protette dalla suola, che risvolta sopra le unghie e sulle dite, dei “pallini” in gomma proteggono il dorso delle dita da eventuali sfregamenti con radici/pietre/terreno.

Il collo del piede viene sostenuto maggiormente da un rinforzo in tessuto più rigido, in quanto il tessuto morbide ed elastico non supporterebbe per nulla l’appoggio.

Ora giriamole e guardiamo la suola.

Wow, qui Vibram si esprime decisamente.

La suola è in 3 mescole diverse, una gialla che rappresenta la “base”, morbida ed elastica, e due diverse per gli appoggi su centropiede (supporto leggero, e punta/tacco, maggior ammortizzamento.

L’idea è semplice: protezione dove serve e morbidezza dove non serve protezione.

Tutto in pochissimi millimetri.

Il disegno che si compone devo dire che mi sa di animale preistorico. Bello. Aggressivo.

INFILIAMOLE:

Apro i lacci e ci provo. All’inizio consigliano il borotalco per far scivolare le dita, sopratutto ora che fa caldo. Io ho comprato dei calzini fatti apposta, con le dita.

Allora, dovete sapere che io ho un secondo dito particolarmente storto, quindi ad infilarle ci impiego qualche secondo, qualche minuto forse.

Ok, le ho messe, mi tiro in piedi.

La sensazione non è malvagia, anzi…

Mi sembra di avere delle calze con la suola, ma non sento il piede troppo nudo, anzi.

le dita mi sembrano abbastanza “ingabbiate”.

Ci cammino un po’ in casa prima di uscire.

Non sono male, certo, sono strane…

E adesso arriva il momento clou. Proviamo…

CORRIAMOCI:

Più che correre cammino, corricchio, vedo la sensazione.

Sto preparando una maratona e non voglio cambiare l’assetto del mio copro ora, ma provo.

Faccio i primi metri e mi sento come se non avessi mai corso.

Io con le scarpe natural mi trovo bene, ma queste sono diverse in tutto.

In realtà basterebbe appoggiare davanti e non dietro, anche perchè sei costretto a farlo.

Solo che, malgrado le scarpe natural, non siamo abituati ad appoggiare VERAMENTE sull’avampiede. Al massimo appoggiamo centralmente, che non è errato, ma con le 5Fingers non funziona.

Due sono le sensazioni che avverto subito: le dita di piedi fanno fatica. Sento i muscoli delle dita.

Quando camminate scalzi, fateci caso, prima di appoggiare il piede le vostre dita compiono dei movimenti in aria, ai allargano e si adattano alla camminata. Quando avete delle scarpe normali non possono farlo.

Questi movimenti non volontari utilizzano i muscoli delle dita e aiutano il piede sia in fase id appoggio sia in fase di spinta.

Ma, abituati a scarpe normali, dopo poco i muscoletti dei ditini si indolenziscono.

Altra sensazione: il tibiale.

Appoggiare così avanti costringe tutti i muscoli sotto al ginocchio a spingere nella rullata per dare spinta e invece di spingere solo sul polpaccio, qui li utilizziamo in modo più completo.

Altra sensazione: il bacino e la schiena.

Per supportare le ginocchia durante la fase di ammortizzamento, il bacino si flette e naturalmente lo manteniamo più in basso e leggermente introflesso, insomma più avanti.

Questo libera la schiena dal ruolo di ammortizzatore nella sua zona lombare e scarica peso sulle gambe e sulle articolazioni di ginocchia e caviglie.

Torno a casa dopo poco, e riproverò a breve.

Ritengo utile, anche se non volete correre solo con queste scarpe, fare una mezz’ora alla settimana di corsa libera, o camminata con le 5Fingers.

Imparerete moltissimo sulla biodinamica del vostro corpo.

I “voti” su queste scarpe non li metto, perchè non hanno paragoni con il resto del mondo “shoes”, ma le consiglio a tutti, con le dovute precauzioni: ANDATECI PIANO!

Recommended Posts

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.