TESTING TECH – Garmin Fenix 5S
E’ qualche mese che al polso ho un Garmin Fenix 5s, ho aspettato a scriverne una recensione perchè mi sono chiesta quanto ci va a testare un apparecchio così sofisticato.
Leggo tanti consigli sulle novità del mondo running e mi sono spesso chiesta quanto fossero precise, quanto fosse accurato il test, quanto fossero corrette e vere. Non voglio parlare male di nessuno, ma io stessa ho nei confronti della “recensione” un amore-odio che mi fa preferire altri tipi di articoli.
Detto questo, argomento che probabilmente vi interessa pure poco, da questa recensione non posso esimermi, per diversi motivi.
- Innanzitutto avrei desiderato acquistare questo orologio anche se non me lo avessero dato in test, per alcune caratteristiche che me ne hanno fatta innamorare alla prima immagine vista: la cassa è di diametro adeguatamente piccolo per il mio polso femminile, cosa per nulla scontata.
- il design è pulito e contemporaneo – io non voglio cambiare orologio durante l’attività fisica e fuori dall’attività fisica, uno deve essere sufficiente e di conseguenza portabile.
- va bene per QUALSIASI sport. A me piace “visitare” i luoghi usando le mie gambe. Camminando, arrampicando, pedalando, nuotando (rare volte), ovviamente correndo. Il mio orologio deve fare tutto.
Ci ho impiegato mesi a scrivere questo pezzo perchè ho provato il Garmin Fenix 5S in tutte le condizioni.
E’ stato con me al Magraid, per 100 faticosissimi chilometri, è venuto al Trail delle Foreste Casentinesi, ha percorso 650 chilometri di corsa negli ultimi 60 giorni, poi è stato il mio partner di fiducia durante i 196 chilometri di trekking del GR20 in Corsica (lui dice 196 e la mia vecchia guida 180, ma credo abbia ragione lui).
Abbiamo nuotato, abbiamo anche vogato, poi abbiamo fatto faticosi minuti di addominali, ripetute crepacuore e lunghi crepagambe.
Siamo andati a cena fuori, ad appuntamenti di lavoro, abbiamo dormito, aspettato treni e battelli.
Insomma, sono 60 giorni che non o tolgo dal mio polso (tranne per una cena di gala, ma lì era difficile fare altrimenti) per cui direi che sì, ve lo posso raccontare, perchè so bene che questi tipo di “gioiellini” costa molto ed è una scelta accurata – per la precisione il Garmin Fenix 5S costa 599,99 € sul sito Garmin (link al sito), per cui scegliete bene. Io vi dico solo che rispetto a tutto quello che ho provato in precedenza, questo orologio vale. Quanto è una questione personale alla quale non posso rispondere. Di sicuro 599 euro sono moltissimi, ma se li spendiamo per un cellulare, vi assicuro che la tecnologia del Fenix 5 li vale altrettanto e forse di più.
GUARDIAMOLO:
Ve l’ho già scritto che per me è stato amore a prima vista, per cui a livello estetico non sono oggettiva. Io lo trovo un oggetto bello, inequivocabilmente bello.
La cassa è in un polimero rinforzato che la rende incredibilmente resistente senza il peso della cassa in acciaio (il mio modello pesa 67 grammi, con cinturino in silicone).
La ghiera, in acciaio, è pulita, lucida e liscia. Il quadrante, di soli 42 mm, ha un aspetto tecnologico e professionale, senza orpelli, dettagli, increspature, distrazioni.
Il cinturino in silicone, dal color verde mare, ha una leggera lavorazione a puntini che non è invadente, ma elegante.
Le schermate principali, comunque personalizzabili, sono chiare ed intuitive e riportano ora, passi, ultima attività, frequenza cardiaca delle ultime 4 ore, calorie spese.
Connessione Bluetooth attivata, significa notifiche dallo smartphone all’orologio costanti. per me troppo frequenti e quindi disattivate.
La prima cosa che ho fatto è stato personalizzare il quadrante con una mia foto grazie all’app Garmin Face It™
INFILIAMOLO:
E’ leggero. Finalmente un orologio che fa tutto e che sia anche leggero. Ed è comodo. Io non amo gli accessori a polsi e mani, ma mi sento a mio agio portando il Fenix.
Mi sento addirittura bella, come se avessi un tennis di brillanti. Nel mio caso anche meglio conoscendomi.
Il silicone del cinturino è morbido come una seconda pelle, ma potete sceglierlo in pelle scamosciata o acciaio. Se lo “massacrate” come faccio io meglio il silicone.
Al polso la dimensione è corretta. Non troppo piccola da sembrare un “banale” orologio GPS, in quanto ritengo che un GPS outdoor debba sapersi far vedere, ma non grande da sembrare una padella appesa alla mano.
CORRIAMOCI (e nuotiamoci, camminiamoci, ceniamoci, pagaiamoci…):
Io corro tanto. Nel senso che corro dalle sette alle nove volte alla settimana e necessito di un orologio robusto e affidabile.
Ma non soltanto corro. Quest’estate sono stata nove giorni sulle montagne corse in quasi completa autonomia. Cammino e corro in montagna (per lo più cammino).
Alle volte nuoto, altre faccio altro. Mi piace vivere il territorio per quello che offre.
E così ho testato il Garmin Fenix 5S, portandolo ovunque.
Ho testato diversi sport, purtroppo per ora non la bici, ma succederà presto.
Per quanto riguarda la corsa, le funzioni di questo apparecchietto magnifico sono infinite. Ovviamente tracciato, chilometri e velocità. Ma anche frequenza cardiaca al polso (oramai imprescindibile), frequenza di passo e ampiezza della falcata, oscillazione verticale, calcolo – empirico – della VO2 massima, poi Training Status (compara l’esercizio attuale con la media degli ultimi esercizi in base a soglia anaerobica e VO2), dislivello.
Per tutto questo vi consiglio di consultare la precisissima scheda che trovate sul sito Garmin (link) perchè mi ripeterei inutilmente.
Ma la corsa non è il plus di questo orologio.
Per il trail running, i parametri sono molto simili, ma il dislivello in tempo reale e la velocità di ascesa sono un di più fondamentale per chi ama la velocità in montagna.
Per l’escursionismo, e qui i 196 chilometri me ne danno una grande esperienza, è fondamentale. Chilometri, velocità e dislivello sono più accurati di qualsiasi altro orologio, soprattutto se inseriamo la funzione GLONASS, un sistema satellitare globale di navigazione russo.
Mappa, tracciato, accuratezza. Esattamente quello che serve per sentirsi tranquilli in montagna.
Per il nuoto, l’ho testato in acque libere, dove di nuovo il Glonass lo ha reso più efficiente. Ammetto che al primo tentativo senza Glonass mancavano i primi duecento metri di nuoto. Inserita la funzione nessun problema si è più presentato.
Ho scoperto, guardando il tracciato, che non sono capace di andare dritta.
Tracciato, velocità e distanza se nuoti in mare aperto sono fondamentali per l’allenamento. Non so però dire, per mia inesperienza e poco raffronto con altri apparecchi cardio, se la funzione cardio al polso in acqua sia affidabile.
L’ho anche portato in una brevissima pagaiata sui canali di Sacile, prima del Magraid.
Ovviamente la mia era una passeggiata, ma il Fenix 5S ha anche la funzione che conta il numero di pagaiate, oltre alla velocità di percorrenza e alla distanza.
Gli sport che si possono inserire sono infiniti direi, ad esempio c’è anche il SUP…
Tutto il resto è noia.
Consigliato?
Sì, ma per chi lo usa sul serio.
Se dovete usarlo al parco per correre, francamente vi consiglio un Forerunner, se volete anche il Garmin Forerunner 935, anche se non è questione di prezzo, visto che cambia di 50 euro.
Se lo sport è la vostra passione, questo orologio sarà il vostro partner perfetto.
Un unico dettaglio, che se vogliamo mi ha dato noia. Rispetto al mio Garmin Forerunner 235 il GPS impiega qualche secondo in più a connettersi. Ho pensato succedesse solo nella mia via di Torino, stretta e centrale, ma avviene anche in aperta campagna. Con il Glonass la differenza si riduce nettamente, ma ci sono sempre 5-10 secondi di differenza.
A patto che 5 o 10 secondi siano così importanti.
VOTI:
COMFORT:9 1/2
DESIGN: 9
PRECISIONE: 8
COMPLETEZZA DATI: 10
VELOCITÀ RICERCA GPS: 7
PREZZO: 6
Ciao. Io sono deluso dal fenix 5: bello e con tante funzioni, ma i il GPS ha un tempo di aggancio decisamente peggiore del mio ForeRunner 920XT. Come risultato, quando corro/cammino in aree con alberi o altre piccole/temporanee coperture verso il cielo, sul tracciato appaiono spesso delle linee seghettate che mi “regalano” almeno il 5% di percorso in più. Per lo stesso motivo, dette linee appaiono anche nel nuoto in acque libere perché il GPS fa più fatica ad agganciare nel tempo in cui tiro fuori il braccio dall’acqua. Basta guardare poi il tracciato sul PC/smartphone per rendersene conto. Tu non hai notato niente del genere? Un saluto.