Un giorno, passando dai fori imperiali…

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In Maratona

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Ci sono gare che ti lasciano qualcosa dentro. A parte la fatica, dico.

Di maratone veremaratone ne ho corse solo 5 fino ad oggi, non sono molte. Ma ognuna con degli obiettivi personali, con dei sentimenti diversi. Ognuna per sfida, nessuna per noia.

Ogni volta che entro a Roma e inizio a vedere i pini marittimi dei grandi viali, a me si apre il cuore.

Non so perchè, sarà l’aria, saranno i carciofi alla giudìa (sicuramente non l’abbacchio), sarà che su Roma ho scritto il mio tema di maturità, sarà che negli studi classici ti fanno una testa fatta a Colosseo a forza di parlartene…

Era il 2012, 17 Marzo 2012 se non erro.

Maratona+Roma = Maratona di Roma. Iscritta. Motivazione? Estetica, solo estetica. Se dovessi scegliere una città per correre in generale, sceglierei Roma perchè è bella. Tutta.

Sono 20mila le persone al via.

Prendi la metro per la partenza. In ritardo. Ansia. Arrivati, mancano 2 secondi e mezzo e chiudono il deposito borse (porc…), 1 e tre quarti, mezzo… consegnato.

Pipì (scusate la franchezza): code chilometriche ai bagni chimici. Ossignore. Lo start spara che sono in bagno. Stretching: 2 secondi.

Partiti.

Pigramente, lentamente, il biscione umano si muove, a piccoli passi. Sono tesa.

Di fianco a me l’altare della Patria. Non sono patriottica in modo incredibile, ma è un’emozione. Dietro di me: le arcate del Colosseo.

Dio, quanto è bella Roma.

Lentamente, camminando, passiamo dal via.

Dopo 15 minuti si corre.

I fori imperiali.

Il Tevere. Aria tiepida e sole. Sole romano.

Castel Sant’Angelo. L’ho sempre trovato tozzo, mi ricorda una meringata.

Bàm.

Nessuna sparatoria, ma ho sentito un tuono: entriamo in piazza San Pietro.

Avete idea cosa vuol dire correre a San Pietro? Io non lo so, o meglio non ho parole.

I seguenti 20 km passano tra vie piene di gente, viali, ville, poi l’EUR.

Architettura sintetica, elementare, pura. Eur e viali e pini marittimi. Curve e solidi geometrici. Io lo trovo inebriante.

21esimo km in mezzo alla gente. Daje!

30esimo si rientra nel centro storico.

Le piazze.

Allora, Roma ha tutto di bello, ma le piazze soprattutto.

E’ come vivere un film che apre e chiude le scene. Piazza del Popolo: una scena, Piazza di Spagna: seconda scena… e così via.

La mia preferita è Piazza Navona, forse perchè è geometrica e dentro racchiude un tal casino di gente… forse per la fontana. So solo che correrla è stato come avere una tunica rossa addosso e chiamarsi Cesare.

Fontana di Trevi: inciampo, sono fusa. Si apre l’Altare della Patria, lo percorriamo tutto.

Arrivo: davanti al Colosseo.

Trionfo.

Tempo: 4h16 credo, una schifezza. Pazienza, è volato.

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  • nino
    Rispondi

    domanda: ma l’eur ? crisi d’ossigeno ?
    comunque hai ragone: una maratona bellissima

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