Un’avventura lunga un giorno: Asics Beat The Sun sui Sentieri della Collina
Siamo esseri umani, prima che runner, trail runner, atleti, sportivi… e quello che ci guida è il sogno.
Ci sono persone che sognano in grande, ma non è la grandezza del sogno che fa grandi le persone, piuttosto è la passione che ci dedichiamo, l’amore per ciò che facciamo e l’energia che ci mettiamo.
E poi ci sono i luoghi, i luoghi che costruiscono la nostra storia, i percorsi che li attraversano, la memoria di un profumo, di un giorno, di un’ora.
Credo fermamente che il trail running sia quello sport che ci permette di viaggiare attraverso questi profumi, lungo questi percorsi, della mente e della terra. Il trail running è un viaggio attraverso i sogni, un itinerario della nostra mente, è un susseguirsi di pensieri, di ricordi.
Quindi, anche se questo non è un mio progetto, posso dire che è stato un mio percorso.
E quindi vi racconto, con la mia voce di runner di strada, l’avventura dei ragazzi dei Sentieri della Collina.
E’ una storia che ha radici profonde, profumi lontani e ricordi molto vivi.
La storia inizia a Pontestura Monferrato, uno dei paesi forse meno belli del Monferrato, nella piana più umida, a pochi metri dal Po. La Storia ha radici lontane e inizia in questo paese dove i miei genitori si sono conosciuti 50 anni fa o quasi. Il paese dei nonni.
Ho trascorso diverse estati tra queste zanzare, ma il percorso che ci portava al Santuario di Crea è un percorso senza tempo. Ogni estate la uno grigia partiva da Pontestura per andare dalla Madonna Nera incastonata tra gli Ex Voto al Santuari di crea. Intorno colline e zanzare, una distesa di curve mosse tra campi e viti.
Lontano, oltre la Val Cerrina, Torino. “Carlotta, da quella parte, lontano, c’è Torino…”. Troppo piccola per dare un’identità a questa città, Torino per me era quel fazzoletto di centro tra Piazza Bodoni, Piazza San Carlo e Via Roma, con in mezzo il paradiso dei Bimbi, negozio di giochi senza tempo.
Questa è la storia di 8 ragazzi che hanno fatto questo percorso, da Torino a Crea e ritorno, di corsa.
Senza pensare a quel paese di nebbie e caldo che ha raccolto i miei sogni, senza sapere quante erano le mie domande davanti agli ex voto e davanti alla Madonna, che ora pare bianca e non nera (“sbiancata da un restauro del 1981 pare… dicono fosse nera per il fumo delle candele). Senza pensare ai miei dubbi reverenziali di fronte a questo luogo, alla magia delle speranze incastrate tra un ex voto e l’altro.
Quando i ragazzi mi hanno detto che avrebbero sfidato il sole, sotto il cappello del rpogetto di Asics, Beat The Sun, proprio su questo percorso, mi sono sentita addosso i ricordi di questa bambina che troppo spesso dimentico.
“Carlotta, vedi, laggiù c’è Torino…”
Una corsa contro il tempo, dall’alba al tramonto, per coprire una distanza di più di 150 km. Piazza San Carlo, Basilica di Superga, Abbazia di Vezzolano e poi Crea.
Un susseguirsi di paesi che sento miei quanto la mia città Natale. Delle colline che mi fanno sentire a casa.
“Nonna, andiamo a Crea?”
Vorrei dirle che sono andata di nuovo, di corsa, a vedere la Madonna.
Il tempo passa e chissà se quella Madonna mi accoglierebbe ancora. Chissà se mi racconterebbe tutte quelle storie…
Ma questo è un viaggio di Trail Running, un viaggio fatto da ragazzi che ci hanno creduto.
Ragazzi che hanno passato il testimone tra le colline, in una staffetta lunga più di 15 ore.
L’epilogo “atletico”, quello che interessa ai più, è che sono ritornati in Piazza San Carlo 20 minuti dopo che il sole era tramontato e quindi non hanno vinto la sfida.
L’epilogo “umano”, quello che interessa a tutti, è che si sono trovati al buio in Piazza ma hanno scoperto che non avevano bisogno del sole per essere felici.
Una corsa tra colline inaspettate, tra luoghi incantati dove il culto si mischia all’allegria, insieme, uno per l’altro.
“nonna, sono stata a Crea, con la mente, sulle gambe di altri 8 ragazzi. Come ho fatto? Ho sognato.”
Ecco le parole di un viaggio lungo 16 ore:
Gian Maria :
Quando Carlotta mi chiamò 3/4 mesi fa per dirmi della possibilità di partecipare come gruppo “SENTIERI DELLA COLLINA” al BTS non mi sembrava vero…Noi un manipolo di appassionati del Trailrunning scelti per sfidare il sole?? Che spettacolo!
Sono stati mesi intensi, ricchi di allenamenti, sopralluoghi e tante tante mail, ma alla fine il 21 giugno 2016 come da programma alle ore 5,40 ero lì, Piazza San Carlo (TO), per dare il via al nostro BTS.
Scontato dire che sono state le 15 ore 44 minuti più intense della mia vita, ma è stato proprio così.
Tengo a ringraziare i ragazzi che hanno corso con me in questa sfida, i tanti amici che ci hanno sostenuto, RunningCharlotte per aver creduto in me e nel gruppo che rappresento e Asics per averci fornito il materiale per affrontare al meglio questa sfida.
Bernard:
Era la prima volta che partecipavo ad una corsa a staffetta con tanti compagni e la tensione si è subito fatta sentire dai primi minuti della sfida. Ho corso per ultimo ma anche se il sole ci stava battendo abbiamo dato anima e scarpette per portare al termine la sfida. La cosa più emozionante è stata vedere i compagni in via Roma che mi aspettavano e finire la gara tutti insieme.
Grazie “Sentieri della collina”, Asics, Runningcharlotte.
Federico:
Dovevamo battere il sole e compiere un’impresa.
Per 23 minuti non siamo riusciti.
Vincere non è sempre tutto.
Amicizia, collaborazione, entusiasmo e passione è ciò che ci lega.
È stata una giornata indimenticabile, passata con il sorriso sulla bocca.
Se questo vuol dir perdere, ben venga la sconfitta.
Irene C:
ho trovato un gruppo di amici con cui condividere un’avventura pazzesca, la voglia di svegliarmi all’alba per esserci dall’inizio alla fine, l’adrenalina delle gare senza lo stress della competizione, la soddisfazione della stanchezza la sera, mi sono sentita a casa mentre correvo tra le colline della mia regione, in posti che non avevo mai visto prima e ho passato una giornata che sicuramente non dimenticherò facilmente.
Marco:
Se un anno fa mi avessero raccontato questa giornata non ci avrei mai creduto, o per lo meno avrei reputato privilegiate le persone coinvolte.
Ma adesso è toccato a noi veramente, e a dirla tutta è stato bellissimo.
Bello perché eravamo tutto insieme una sola persona, una squadra.
Ci si dava il cinque e via per un’altra frazione, una via l’altra per centocinquanta lunghi chilometri.
E sapete cosa vi dico? Ventitré non è nulla. Centocinquanta invece rappresentano la dimensione della nostra amicizia, della nostra unione. Rappresentano l’indelebilità di questo ricordo e perché no, la voglia di riprovarci.
Alberto:
Dove vai quando poi Sentieri della Collina ha organizzato una sfida col Sole?
Da Cocconato a Cinzano, passando per Albugnano e l’abbazia di Vezzolano.
Tra Marco e Andrea c’и una polverosa discesa ardita e una lunghissima risalita.
E poi giщ in un luogo misticamente ameno, e poi ancora in alto, con un grande strappo.
Sembra in effetti di volare tra le verdi terre, sotto un cielo aperto.
Foto di Stefano Druetta www.stefanodruetta.com