Vacanze in città. Di corsa.
Luglio finisce, con giornate calde, ma non troppo. “Carlotta, vai in vacanza quest’anno?” – “Che viaggio di corsa farai questa volta?”
Alla risposta tutti mi guardano tristi, ma così tristi che manco mi guardano davvero, come se si imbarazzassero: “Quest’anno resto in città… lavoro”
Ogni volta che arrivo a “resto” fanno un’espressione stupita, quando poi arrivo a “lavoro” cambiano quasi discorso.
Sembra che andare in vacanza sia indispensabile oggi, un periodo refrattario che segna la fine degli sforzi creativi del lavoratore, che inaugura la stagione autunnale con un periodo cuscinetto di fuga dalla realtà… Impensabile non fare un viaggio, non abbronzarsi, non gustare la prelibatezza di un tramonto in terza fila ai bagni Tritone di Albenga… (se esistono dei bagni Tritone ad Albenga mi perdonino).
Il meglio succede quando mi si chiede quando “vado in ferie”.
Io resto qui quest’anno, come molte altre persone d’altronde. Non ho ferie perchè sono un libero professionista e, no, non vado in viaggio, perchè ho viaggiato tanto e ora sto preparando un nuovo progetto nella mia città, quindi lavoro qui. Non ho “vacanze” perchè il mio lavoro è una vacanza: scrivere, correre, progettare nuovi mondi per far star meglio le persone, occuparmi di benessere, e poi scrivere, e poi, sopra ogni cosa, correre.
Non voglio andare in vacanza quest’anno, perchè la mia vacanza è vivere la mia città, Torino, di corsa e per la corsa.
Ogni giorno ritagliare il mio spazio per assaporare gli angoli di una città semivuota, amare la tranquillità dove fino ad un mese fa c’era il caos, viaggiare sulle sue colline. Per vivere ciò che mi sta intorno, week end dopo week end, tra una gara e l’altra, tra un sentiero e una strada in selciato.
5 consigli per vivere un agosto di corsa in città:
1- non rattristatevi. Smettetela di invidiare i mohito sulle spiagge nei profili Instagram dei vostri amici. Non sapete se il posto è davvero bello e non potete essere certi che il mohito sia davvero buono. E poi, per giudicare la felicità altrui, bisogna guardare la gente negli occhi, non su una foto Instagram, no?
2- fatevi una mappa di tutti i parchi e i luoghi interessanti della città. Andate su internet e rimanetene stupiti! Ci sono luoghi che in primavera sono inavvicinabili di corsa: centri storici, monumenti, palazzi, vie dello shopping… Magia! Ad agosto, magari la mattina presto, saranno molto più corribili (fanno eccezione Roma, Venezia e Firenze… lì è troppo anche alle 13 del 15 di agosto). Bene, fatevi un programmino e andate a scoprire la città. Tutta vostra.
3- cercate dei gruppi di corsa. Molti gruppi ad agosto vanno “in vacanza” pure loro, ma altri sono super aperti! Centri canottieri, circoli, palestre, offrono molte attività all’aperto anche ad agosto. Approfittatene! Potete dare anche un’occhiata al sito www.runningmotivator.it sempre aperto!
4- magari, e dico magari perchè io sono quasi abbonata alla corsa delle 13, cercate orari più consoni al clima… Non so, le 6? Troppo? le 7? La sera forse, cercando qualche bel panorama all’imbrunire… Perchè no, un salto su una collina a fianco della città funziona sempre.
5- sfruttate i week end (o i giorni di riposo settimanale) per allontanarvi dalla metropoli. Non servono 200 km per cambiare panorama, percorso, clima, visione… In “cintura” ci sono luoghi stupendi, colline, campi, prati… Una bella corsa tra le vigne, su sterrato, su sentiero. Insomma, cambiate. Usate la corsa per procurarvi visioni innovative.
Detto questo, cercate il blu del mare nella vostra mente e… fregatevene! Dormite un’ora in più la sera, fatevi un aperitivo, fate ‘na pazzia: una corsa in notturna? Che ve ne pare? O magari un trail o un vertical.
E pensate positivo, i vostri nonni dopo 11 mesi di lavoro duro, andavano in vacanza al “paese”. Perchè mai dovremmo lamentarci noi.
Buone corse
Grande Charlotte, bellissimo post!!Che poi, sinceramente..a me il Mojito neanche piace!!😜Back down south dei Kings of Leon nelle orecchie e di corsa verso il tramonto di una calda giornata di agosto in città!!!😘