Ultima settimana prima della Verona Marathon: rifinitura e scarico

Sapete qual è il momento più difficile per un maratoneta?

Facile, la settimana prima della gara.

La teoria vuole (e anche la pratica non scherza) che si arrivi in pieno stato di forma al giorno X.

Il problema, più mentale che fisico, è che le ultime due settimane prima di una maratona sono dedicate allo scarico: basta allenamenti pesanti, basta lunghi, basta fatiche eccezionali.

Quindi, tu, sì, proprio tu, che fino a ieri ti ammazzavi di ripetute sui 3000, ti ritrovi a trotterellare allegramente al parco, inserendo qua e là qualche allungo. Tu che fino a due settimane prima eri tutto teso per “volare” sulla mezza di test, ora al massimo fai una gara sui 10mila (fatta bene come mi vanto di aver fatto io domenica).

Insomma, negli ultimi 10 giorni prima della maratona ti senti uno che non corre.

Io due settimane fa ho chiuso la settimana con 101,7 km, la settimana scorsa ne ho corsi 53,9 di km… E questa settimana non supererò i 70 km compresa la maratona.

Diventa quindi un problema tenere a freno le gambe nelle due settimane di scarico, perchè siamo degli eterni pecoroni. Ci mancano i lavori lunghi, le ripetute, i medi.

La dinamica psicologica di ognuno di noi ci porta a pensare che se in queste due settimane non ci alleniamo quanto prima, poi scendiamo di forma.

Il risultato?

Maratoneti che fanno mezze maratone la domenica prima della gara, lavori da 15-16 km, medi da 10 km… e così via.

Per carità, facciamo attenzione! Io sto parlando di AMATORI, se preferite tapascioni. Per quanto riguarda gli atleti di alto livello, i loro allenatori si basano su una “materia prima” di grande qualità

Insomma, dubito che Valeria Straneo si alleni come me… a partire dal fatto che un maratoneta di alto livello di km ne corre 200 alla settimana, non 100…

Ma torniamo a noi.

LA GESTIONE DELLO SCARICO.

In questo limbo in cui ci sentiamo fremere dalla voglia di fare, dobbiamo invece riguardarci. Molti degli infortuni avvengono proprio in questo periodo perchè si fa troppo.

Invece bisogna ricaricare il corpo, come dice un amico a cui devo molto “bisogna arrivare alla maratona con la voglia di correre”.

In questo periodo bisogna fissare delle giornate di assoluto riposo dalla corsa. Programmare un massaggio, sostituite gli allenamenti con stretching ed esercizi di mobilità articolare.

Eccovi un consiglio.

Nella settimana che precede la vostra gara, fate training per la mente.

La prima cosa che dovete fare è pensare alla gara e focalizzarla nella mente.

Ecco alcuni consigli:

  • scaricate il percorso e guardatelo su google Maps, in modo da fissarvi qualche punto di riferimento che vi tranquillizzi durante la gara
  • fate un elenco delle cose da portare ed, eventualmente, decidete cosa mangiare a colazione e fate la spesa
  • fatevi un prospetto con gli intertempi della gara. Io decido a priori che ritmo tenere e calcolo i tempi di passaggio ai 5km, ai 10 km, alla mezza maratona, ai 30 km e ai 40 km. Nelle grandi manifestazioni potreste trovare dei braccialetti con questi tempi, ma io vi consiglio di farvi i vostri. Io ad esempio, ho una strategia mia. So bene che patisco i primi 10 km e qui ultimi 7 km. Quindi mi faccio un prospetto che prevede un inizio più lento, un cuore della gara a ritmo e un finale che, se va bene, mi porta al risultato “da sogno”, ma che se va meno bene, mi permette comunque di fare il tempo prefissato.proseptto
  • provate l’abbigliamento. la domenica prima, uscite per l’ultima corsa a ritmo, che normalmente è di 12-14 km e vestitevi ESATTAMENTE come vi vestirete in gara. Tutto identico: abbigliamento, scarpe, ma anche calze, guanti, acconciatura, reggiseno. Tutto identico. Non dovrete trovarvi in gara con un fastidio da qualche parte.
  • curate l’alimentazione. Evitate feste, aperitivi, cene esagerate. Avete fatto tanta fatica per diversi mesi, non rovinate tutto l’ultima settimana. Una cena pesante, un cocktail, di troppo, quella sigaretta che non fumavi da mesi ma che oggi proprio ti andrebbe possono essere fatali. Non morirete, certo, ma l’intestino e il fegato devono essere al massimo. Se il fegato è impegnato da troppo cibo e da alcool, non riuscirà a immagazzinare correttamente il glucosio che vi servirà. Se l’intestino è “scosso”, bhè, sapete cosa può succedere.
  • focalizzatevi su quanto sarà bello correre, su quanto sarete felici, su quanto siete fortunati a poterlo fare soprattutto! Avete idea di quante persone non possono? Voi potete, lo avete scelto. Ritenetevi persone incredibilmente fortunate.
  • non fate cavolate, non cambiate scarpe, correte con le vostre, quelle che avete usato nell’ultimo lungo. Non scariche e non nuove. Le mie Brooks Launch sono già lì pronte. Sono al punto giusto, hanno corso per 130 km. Mi fido di loro e so che staremo bene insieme per più di 3 ore. Mi fido di loro come mi fido di me.

Ora vado a rivedermi il mio prospetto.

Mancano 5 giorni e qualche ora alla Maratona di Verona.

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RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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