Noi Maratoneti siamo tutti uguali
La mattina la sveglia suona, sono le 6.00.
Fuori è buio ancora.
Lui si alza mentre tutto tace. In realtà non ha dormito da urlo, oggi è il GRANDE GIORNO. Accende la lucina piccola sopra i fornelli per non fare troppa luce epr chi dorme. La caffettiera è già pronta. La accende.
La tavola è apparecchiata: marmellata, una fetta biscottata, una barretta. Acqua. E poi caffè, caldo. Non troppo forte che fa mal di stomaco. Beve. Prende la bottiglia di integratore e beve una sorsata.
E’ sveglio, sveglissimo. Occhi sbarrati. In casa qualcuno mugugna, ma lui è troppo concentrato per rispondere. Va in sala. Sul divano è tutto pronto dalla sera prima: canotta, calzoncini, calze (le preferite), orologio, fascia cardio, cappellino. Tutto in ordine steso sul tessuto del divano. Il pettorale è già attaccato alla canotta. Chip. Ieri ha impiegato mezz’ora buona a disporre tutto, ha fatto le prove. Si veste e va in bagno. Prende lo zaino, anche quello già pronto, ma da qualche giorno. Tutto organizzato: il numero per il deposito borse è già attaccato allo spallaccio.
Pronto.
Sono le 6.15 (…) Ora che fa?
Va nuovamente in bagno.
Saluta a casa chi mugugna e va. Arriva alla partenza con 1 ora di anticipo. Si scalda, posa la borsa e aspetta.
E gode.
Chi non ha mai provato questa sensazione forse non capisce: quella mezz’ora di concentrazione che ti fa pregustare la aprtenza. Molti non capiscono, ma per noi non c’è nulla di meglio che organizzare tutto per gustarci quel momento. Stiamo per fare un’impresa. E’ come una sfida. E’ una sfida. Che inizierà a breve.
Mentre ti scaldi guardi gli altri e ti senti bene. Sei tra chi ti capisce.
Siamo maratoneti. Non potete pretendere che siamo normali no?
A voi il più bel video del mese. Dedicato da Asics a noi e alle nostre follie
Incredibile quanto hai scritto! Hai piazzato una webcam nascosta in casa mia o un microchip nei miei sentimenti? L’unica differenza sostanziale è…. il tipo di canotta per il resto siamo proprio tutti uguali ma non omologati a appiattiti bensì ognuno nella sua irripetibile unicità ma uniti dalla stessa passione. Massimo
…..veritiero quanto scritto! ognuno nella sua unicità, nel suo irripetibile personalismo, ma uniti dalla stessa passione, ancora non ho provato la drenalina della maratona, ho vissuto quella delle mezze, la mia prima è stata la chia laguna half marathon di baia chia (ca) ed è stata di una carica che un pò mi scendono le lacrime…bestiale alla mia età…ho ripreso a correre da soli due anni e dopo trentanni,,,