Milano by Night: running futuristico jazz

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È chi lo dice che a me piace solo Torino?

Ok ok l’ho detto io, è vero… Ho anche fatto il confronto con questa Milano che solitamente mi chiude. Cambiare idea fortunatamente si può, altrimenti sarei spacciata 😉

 

Comunque, mi sono svegliata alle 6 e sono uscita.

Piove.

Corso Sempione è bagnato e buio, tanto che i lampioni fanno le stelline nei miei occhi.

L’aria sa un po’ di neve, ma piove solo. Leggera, non fredda. Silenzio. Incrocio qualche taxi, fino a Parco Sempione, dove vedo una freccia nera che sgambetta. Un runner, seguito da una freccia più lenta giallo fluo. Un altro. Mi inserisco tra le due frecce.

TUM TUM TUM, CIAF, TUM, CIAF.

Non è la batteria di una band revival, sono i miei piedi tra sampietrini, asfalto e pozzanghere.

TUM, TUM, CIAF, TUM, TUM…

Vado forte e le gocce mi battono fredde sul naso.

Un tram…. GNNNNNNNNNNNN… gira in Corso Sempione.

Lampioni gialli a palla.

L’asfalto è così lucido che riflette mille stelle artificiali.

Lontano, dum dum dum DUM DUM… mi superano una freccia arancio a sinistra e una giallo fluo a destra. Alte queste frecce milanesi.

SHHHHHHHHH…. Un runner che supero ha le cuffie nelle orecchie. Cosa ascolterà? è oramai solo un fruscio.

PFFFFFFFF i miei polmoni si riempiono di aria.

 

Silenzio.

 

TUM TUM il cuore batte.

Sono così viva.

Rientro in Corso Sempione. Via Massena, un salto a salutare virtualmente Linus e rientro.

BAM.

Finisce la corsa, si chiude la porta.

Albeggia senza far rumore e inizio a sentire le auto che rombano.

Buongiorno Milano!

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